Un barcone carico di migranti è naufragato nelle acque territoriali italiane, non lontano da Lampedusa. I militari della guardia costiera hanno soccorso sette persone di nazionalità siriana che si trovavano su una barca capovolta, probabilmente a causa del maltempo.
Sono partiti in 28 dalla Libia
I superstiti hanno raccontato di essere partiti in 28 dalla Libia, in Africa, il primo settembre e che l’incidente è avvenuto dopo un giorno di navigazione.
Ci sono anche bambini
I superstiti hanno perso i loro telefoni cellulari. Secondo i racconti dei sette siriani, sono disperse 21 persone, tra cui tre bambini. I profughi tratti in salvo dalla guardia costiera italiana sono stati fatti sbarcare a Lampedusa e – dopo aver compiuto l’iter di registrazione – trasferiti all’hotspot dell’isola.
Intanto proseguono le ricerche dei 21 dispersi.
“Il Mar Mediterraneo si conferma ancora una volta una delle rotte più letali al mondo. Sono oltre 30.200, secondo dati Onu, i morti e dispersi in mare nel Mediterraneo dal 2014, molti dei quali minori”. Queste le parole dell’associazione Save the Children, dopo il recente naufragio con 7 sopravvissuti e un 21 dispersi, tra cui tre bambini. “Chi scappa da guerra, povertà estrema, crisi umanitarie – conclude Save the Children -, troppo spesso trova la morte nel tentativo di raggiungere un futuro possibile in Europa”.